domenica 11 novembre 2018

CHE CORAGGIO CI VUOLE PER CAMBIARE? E QUANTA VIGLIACCHERIA CI VUOLE PER COPRIRE LA PROPRIA IGNAVIA?

Chissà cosa voleva dire quando ha scritto, riferendosi a me e coprendomi di insulti, "questa è la correttezza di chi cerca di costruire un'alternativa ai tre poli in basilicata senza averne i requisiti" ... chissà chi dovrebbe avere i requisiti per lui e quali dovrebbero essere i requisiti. Mi piacerebbe davvero saperlo, perché la mia impressione è che pur di sabotare qualsiasi tentativo di trovare una via autonoma al disastro in cui vivono i lucani non servono requisiti particolari. Basta continuare a iscriversi al partito delle divisioni, quello che fa vincere sempre i potenti che indisturbati se la ridono e ringraziano e di gettare fango su tutto e tutti quelli che, al contrario, ci provano pur di giustificare la propria ignavia.

domenica 7 ottobre 2018

Ma noooo! C’è la Mafia in Basilicataaaa!!!! Ma non erano cortocircuiti?

Quanti anni persi per la complicità della mala politica e l’incapacità delle istituzioni.
Se non vogliamo cadere dalla padella alla brace, è ora che la politica buona faccia un passo avanti e rioccupi lo spazio di quella vecchia, prima che le bande armate si stabiliscano definitivamente a casa nostra e nelle nostre menti.


Nel febbraio 2015 venni convocato dalla Prefettura di Matera per il Tavolo Ordine e Sicurezza insieme alle altre Organizzazioni Professionali Agricole, ai sindaci del Metapontino, alla Regione, alla Provincia, al Comandante dei Carbinieri, della Forestale, della Finanza ed al Questore.
Nei giorni precedenti era stata incendiata l’ennesima azienda agricola e io, come facevo da tempo denunciando l’intreccio fra crisi economica, usura, vendite all’asta, racket e criminalità, avevo ancora una volta chiesto conto del “perché” la procura della Repubblica di Matera, invece di perseguire i responsabili, continuava a sostenere che fossero “cortocircuiti” e a non fare indagini.  I giornali ne avevano dato, ancora una volta, ampiamente conto.

L’incontro cominciò con queste parole del Prefetto Pizzi (cito a memoria) : “Ho convocato questa riunione perché sono molto preoccupato dalle notizie che riportano i giornali. Usura, racket, mafia…. Fra poco inizia la stagione turistica e quella delle fragole … che figura ci facciamo? Ne possiamo avere un danno enorme! E poi … notizie senza prove, nessuna denuncia, parole riportate da preti contro il racket e l’usura. Senza denunce e senza riscontri. Vero, Fabbris?” Gelo!

domenica 30 settembre 2018

Grazie Carmine, a nome dei tanti e delle tante con cui resistiamo cercando il futuro.

Ho conosciuto Carmine Donnola in modo fortuito. Ci siamo trovati in una stazione. Lui mi ha avvicinato e mi ha chiesto "Sei Gianni Fabbris?" .... gli ho risposto e Carmine ha aggiunto "era tanto che volevo conoscerti".
Lui sapeva molto di me, del mio impegno e delle nostre battaglie in difesa della terra, dei contadini, del nostro territorio ... mi ha raccontato di lui e della sua vita, della sua poesia. Ci siamo conosciuti così mentre "camminavamo domandando" ...  curiosi l'uno dell'altro.
Qualche giorno fa lo ho ritrovato in un'altra stazione e ci siamo scoperti ancora in viaggio. Lui con le sue poesie, io con il mio impegno sociale.

mercoledì 8 agosto 2018

Quando il potere occupa militarmente le coscienze, il sorriso di una donna lucana ci da ancora speranza

Questo è il racconto di un fatto divertente che mi è accaduto una decina di giorni fa; dopo il racconto, mi permetterete una valutazione per spiegare il contesto per cui io e una anziana donna lucana, incontrandoci per caso e ridendone, abbiamo misurato la forza e l'arroganza pervasiva e impalpabile del potere.
Il fatto è accaduto  in uno dei nostri paesi della Basilicata (Montescaglioso) in cui ero andato a trovare una delle aziende iscritte al nostro sindacato. Erano i giorni in cui divampava l'ennesima battaglia in cui siamo impegnati contro il malaffare nella gestione degli Enti Pubblici in agricoltura, i giorni in cui denunciavo con forza la manovra speculativa per cui grazie all'accordo con il potere politico, la Coldiretti stava tentando di mettere le mani sul Consorzio di Bonifica di Basilicata e le laute prebende da amministrare.

sabato 30 giugno 2018

Conte .... ma fammi il piacere!

Ci sto provando! Sto cercando di impormi un profilo "laico e pragmatico" di fronte al mutare dei tempi e al nuovo che avanza.
Sto cercando di adottare la regola per cui, prima di commentare, cerco di ascoltare, capire, accogliere. Non mi sono mai piaciuti i tifosi e, dunque, il fatto di non iscrivermi al partito dei "contrari a priori" mi sembra già un atto generoso per uno come me che da cinquant'anni è collocato comunque all'opposizione di qualsiasi governo si è succeduto.

domenica 27 maggio 2018

FRA LA PADELLA E LA BRACE, LA VIA È L'ALTERNATIVA.

Calma! Scrivevo il giorno dei risultati elettorali: non c'è in corso nessuna rivoluzione: è solo iniziato il gioco del cerino acceso. Sbagliavo: i cerini accesi sono più di uno e stanno bruciando le mani del Paese. Mi sono imposto di non fare il tifoso e di provare a guardare la realtà: mi sembra evidente lo scontro interno (e senza esclusione di colpi) all'establishment per ricollocare i poteri senza cambiare la sostanza. Savona il nuovo espressione del popolo? Ridicolo! Una carriera da "grand commis" del potere costruita favorendo i poteri finanziari (che siano tedeschi, americani o italiani cosa cambia?).

domenica 29 aprile 2018

Dedicato alla arguzia, ad Antonio Terenzio ed ai marziani

Leggendo divertito i post di una mia amica che passa il suo tempo a commentare su fb i fatti della politica, mi imbatto nel solito commento di uno dei supporter del Movimento 5Stelle che, in barba della nuova linea governista e responsabile del Movimento, ripropone per l'ennesima volta lo slogan da striscione di curva sud che ci ha assordato in questi anni... "... io li ho appena votati ... non mi sento proprio un cojone dato che per la prima volta qualcuno ha il coraggio di mettere Berlusconi alla porta, anzi fuori dalla porta ... se tu sei un fiancheggiatore di pregiudicato per frode fiscale e finanziatore della mafia ... il problema sei tu / voi".

domenica 4 marzo 2018

E' il 4 marzo, giorno del voto. Per la prima volta il mio sarà un voto incoerente.

Oggi è giorno di voto e io vado a votare. Per la prima volta nella mia vita, sento che il mio voto sarà incoerente e dedico al voto una parentesi stretta di tempo. Qualche minuto senza aver assolto in realtà alcun impegno attivo pur avendo chiare le mie idee e cosa voterò.
Ho sempre militato politicamente, sono sempre stato fiero delle mie idee e delle scelte politiche che ho compiuto, sempre cercando la via giusta che mi portasse il più vicino possibile agli interessi degli sfruttati, per la democrazia e l'antifascismo.
E lo sono tuttora, avendo fatto da tempo la scelta di vivere la mia politica nell'impegno sociale e sindacale.

sabato 3 febbraio 2018

TE LO DO IO IL SOVRANISMO

BASTAAAAAA!
Io, uomo di sinistra, dico che le responsabilità più gravi per la crisi del nostro tempo sono sulle spalle di quanti, sostenendo di ispirarsi/richiamarsi/essere di sinistra, non hanno il coraggio di mettere in discussione il neoliberismo o, piuttosto, hanno l'interesse a sostenerlo.
Io, uomo di sinistra, sono e mi batto per la Sovranità Alimentare; ovvero per il diritto democratico dei popoli (esercitato con le forme di governo che si danno) di determinare il proprio modello di produzione, distribuzione e consumo del cibo. Il contrario del modello imposto dal dominio agroalimentare del capitalismo del nostro tempo che espropria di diritti e di democrazia i cittadini e scarica sui territori i prezzi di una accumulazione selvaggia e primitiva.
Non basterà ai demagoghi della modernità neoliberista, spesso nascosti dietro la rassicurante ideologia conservatrice della tutela dell'esistente, tacciare di "sovranismo" la ricerca di democrazia e giustizia sociale nel modello economico.

sabato 27 gennaio 2018

Imprescindibili

Hay hombres que luchan un día y son buenos. Hay otros que luchan un año y son mejores. Hay quienes luchan muchos años, y son muy buenos. Pero hay los que luchan toda la vida, esos son los imprescindibles Bertolt Brecht

mercoledì 17 gennaio 2018

Rifondare il sindacato della terra

Quando alla fine degli anni ’90, dopo diversi anni di lavoro sociale nelle campagne, muovendo da un’Associazione nata in Basilicata che conduceva iniziative contro il caporalato nelle campagne (l’Associazione Michele Mancino di cui ero il Presidente) abbiamo dato vita al percorso che ci avrebbe portato a Genova nel luglio 2001 riunendo i soggetti attivi del mondo agricolo contro la deriva neoliberista che determinava la crisi, non volevamo fare un sindacato.
Volevamo solo “cambiare il destino dell’agricoltura italiana mettendo in campo un progetto nuovo”.
Nacque, così, il Foro Contadino – Altragricoltura: uno spazio unitario in cui si incontrarono fin da subito agricoltori, allevatori, cittadini socialmente impegnati e provenienti dai percorsi più diversi.