venerdì 2 dicembre 2016

Sul Referendum Costituzionale: per un voto consapevole.

A proposito di merito delle questioni. Valerio Onida è stato Presidente dell'Associazione Nazionale Giuristi Costituzionalisti, Giudice Costituzionale e Presidente della Corte Costituzionale. Questo il suo pensiero in una lucidissima sintesi

venerdì 21 ottobre 2016

SI SCRIVE "GOVERNABILITA'" SI LEGGE "ARRENDETEVI".

LE RAGIONI SOCIALI PER VOTARE NO AL REFERENDUM SULLE MODIFICHE COSTITUZIONALI.

Sento dire che la "governabilità" e "l'efficienza degli esecutivi" sarebbero un valore. Io dico: dipende e dipende da chi, come e per quali obiettivi governa. Anzi, visto l'andazzo degli ultimi decenni e il trend europeo, dico che non è vero ed è, al contrario, un modo per intimare la resa di chi resiste alle sciagurate politiche antipopolari.
Da sempre ( certamente da quando avevo 13 anni) sono impegnato a condurre battaglie a fianco di chi subisce l'arroganza o l'insipienza del potere ed ora che ho ormai 58 anni, posso vantare "qualche esperienza"
Ho partecipato e diretto tante iniziative per ottenere diritti calpestati, in Italia e in tante zone del mondo (Asia, Europa, Africa, Mediterraneo, America Latina) e so che solo lavorando sulle contraddizioni del potere e sul suo disperato bisogno di consenso  è possibile avere risultati (quando il potere  non ha la forma di una dittatura ma deve rendere conto in qualche modo del proprio operato). Tutte le volte che abbiamo ottenuto qualcosa, ci siamo riusciti giocando proprio sulle contraddizioni del potere. Fra tutte valga l'esempio di una: quando ottenemmo dal parlamento italiano una norma (la prima in Italia e l'unica) che ha imposto il blocco delle procedure esecutive contro 5400 aziende agricole sarde.

domenica 1 maggio 2016

Amandla? Awethu! Ci servono parole nuove per chiamare all'unità e riprenderci il potere di determinarci

Era l'ultima settimana di agosto del 2002. Io, per conto del Foro Contadino Altragricoltura, ero in Sudafrica, a Johannesburg con la delegazione internazionale di Via Campesina in un convento protestante a Soweto a pochi passi da quella che era stata la casa natale di Nelson Mandela.
Fra il 26 agosto e il 4 settembre qui si sarebbe tenuto il Summit sullo Sviluppo Sostenibile dieci anni dopo quello di Rio De Janeiro voluto dalle Nazioni Unite e il Movimento internazionale dei contadini che si battevano  e ancora si battono per la Sovranità Alimentare (Via Campesina) partecipava con tante altre organizzazioni al Forum organizzato dalla Rete Mondiale dei Movimenti Sociali che era nata l'anno precedente nel Forum Mondiale di Porto Alegre.
 Eravamo li per dire alle tante ONG che partecipavano ed ai potenti del mondo che la sostenibilità non è questione tecnica ma di modello e di giustizia sociale.