domenica 1 maggio 2016

Amandla? Awethu! Ci servono parole nuove per chiamare all'unità e riprenderci il potere di determinarci

Era l'ultima settimana di agosto del 2002. Io, per conto del Foro Contadino Altragricoltura, ero in Sudafrica, a Johannesburg con la delegazione internazionale di Via Campesina in un convento protestante a Soweto a pochi passi da quella che era stata la casa natale di Nelson Mandela.
Fra il 26 agosto e il 4 settembre qui si sarebbe tenuto il Summit sullo Sviluppo Sostenibile dieci anni dopo quello di Rio De Janeiro voluto dalle Nazioni Unite e il Movimento internazionale dei contadini che si battevano  e ancora si battono per la Sovranità Alimentare (Via Campesina) partecipava con tante altre organizzazioni al Forum organizzato dalla Rete Mondiale dei Movimenti Sociali che era nata l'anno precedente nel Forum Mondiale di Porto Alegre.
 Eravamo li per dire alle tante ONG che partecipavano ed ai potenti del mondo che la sostenibilità non è questione tecnica ma di modello e di giustizia sociale.