Chissà cosa voleva dire quando ha scritto, riferendosi a me e
coprendomi di insulti, "questa è la correttezza di chi cerca di
costruire un'alternativa ai tre poli in basilicata senza averne i
requisiti" ... chissà chi dovrebbe avere i requisiti per lui e quali
dovrebbero essere i requisiti. Mi piacerebbe davvero saperlo, perché la
mia impressione è che pur di sabotare qualsiasi tentativo di trovare una
via autonoma al disastro in cui vivono i lucani non servono requisiti
particolari. Basta continuare a iscriversi al partito delle divisioni,
quello che fa vincere sempre i potenti che indisturbati se la ridono e
ringraziano e di gettare fango su tutto e tutti quelli che, al
contrario, ci provano pur di giustificare la propria ignavia.
Io non
so se ho o meno i "requisiti" per contribuire al cambiamento che ci serve
e, francamente, non mi interessa subire esami da questo o quel sedicente censore; il problema non è cosa faccio io! Penso che la costruzione di un'alternativa dovrebbe essere compito di
tutti i lucani colpiti dalla crisi e a cui viene negato un futuro
dignitoso e un presente decente; penso che, se proprio dobbiamo parlare
di requisiti, questi sono semplici da capire per chiunque (tranne che
per chi non vuole capire): basta essere autonomi nella testa, camminare
con dignità senza levarsi il cappello di fronte a nessuno e tenere ben
saldi quei principi di giustizia sociale, economica, ambientale che fin
qui ai lucani sono stati negati. Ne serve un altro in verità: la voglia e
l'umiltà di mettersi a disposizione di una collettività senza accampare
egemonie e primogeniture, personalismi e interessi personali corti.
Al contrario, anche questa volta come accade ormai da troppo tempo, di
fronte alla scadenza elettorale vengono avanti tatticismi, furberie,
personalismi, la spasmodica e nefasta tentazione di lasciare da parte il
merito ed affermare disperatamente il proprio ego nella convinzione
profonda che la politica sia questo: affermazione di individualismi e
lotta feroce per il potere. Salvo poi arrivare a prenderlo in nome del
nuovo e lasciare tutto come era prima tradendo tutte le promesse
vomitate tatticamente, come sta accadendo sotto i nostri occhi.
.......
Ora capisco che l'appello di Basilicatachiama, pubblicato da due mesi in
rete, possa dare molto fastidio ai giochi e giochini di chi invece ha la
visione corta della competizione elettorale come se fosse una partita
di calcio in cui far vincere a tutti i costi la propria squadra (o più
spesso) il generale di turno che si sente unto/a dal signore. Capisco
anche che questa visione è frutto della sconfitta politica e culturale,
capisco che, a forza di vomitare antipolitica, in questi anni si è prodotta quasi una mutazione genetica e antropologica: quella per cui l'unità non
è un obiettivo, il merito (cosa vogliamo fare? per chi, come, con
chi, quale progetto di società, quali risposte ai cittadini?) è un
inutile orpello da "vecchia politica politicante" ... l'importante è
sparare la prima cazzata che prendi dall'armamentario del nuovo che
avanza o, se proprio vuoi darti un po di contegno, è utile cavalcare qualsiasi
problema dalla salute dei cittadini, agli ospedali che non funzionano a
questa o quella emergenza per costruirti uno spazio che ti serve per
legittimare il tuo miope progettino di affermazione personale e metterti sul mercato delle vacche delle candidature.
Capisco che l'appello di Basilicatachiama vada da un'altra parte: indica
l'obiettivo di costruire l'alternativa nel merito e nel programma,
indica quali interessi tutelare e contro quali interessei schierarsi,
chiama ad una relazione forte fra la proposta elettorale e l'iniziativa
sociale, indica uno spazio d'alleanza dove non c'è posto per tatticismi e
furberie, dicendo chiaramente di voler costruire una coalizione alternativa al centrodestra, al centrosinistra, al M5S senza cocedere nulla ad alcuna furberia e calcolo personale.
Capisco che questo appello,
che si fonda su un progetto e una visione di una comunità lucana libera
di poter scegliere, dia fastidio a molti e vedo il nervosismo di tanti
che, invece di misurarsi nel merito, cercano di sottrarsi usando le
scorciatoie delle piccolezze e delle parole sparate al vento; per alcuni siamo troppo "di sinistra e
comunisti", per altri "dentro c'è troppa destra e troppi opportunisti", per altri siamo "del PD", per altri ancora (in particolare per gli esegeti del nuovo, ormai tanto vecchi da essere
stati scaricati persino dal M5S dopo averci a lungo abitato) c'è troppa "politica politicante".
......
Bene!
Basilicatachiama ha raggiunto un suo primo obiettivo lanciando il sasso
nello stagno melmoso degli opportunismi: ha sollevato il problema.
Mercoledi 14 novembre si tiene la sua assemblea costituente, quella preparata come annunciato da mesi e messo nero su bianco con il
suo appello pubblico e trasparente con cui, piaccia o non piaccia, tutti
devono fare i conti. Il nervosismo avanza e, dunque, mentre i generali
autoproclamati sul campo non si esprimono pubblicamente, qualche ascaro
che cerca di guadagnarsi i gradi prova ad infangare questo o quello. Non
accade solo con me (tutta la mia solidarietà a Nicola Manfredelli per
quante ne sta sopportando e in particolare per essersi sentito rispondere alla sua puntuale proposta di merito e di contenuto, in uno dei tanti incontri in cui abbiamo cercato di spiegare le ragioni dell'unità, che "era espressione della politica politicante" da un imberbe sedicente componente della "società civile" ); in ogni modo, quanto sta accadendo è solo il segno di quanto sia
giusto quell'appello che ha la visione di costruire dal basso una
coalizione di uomini e donne e di forze sociali e politiche che in
questi anni si sono battuti per i diritti e il territorio.
......
Ma, in
fondo, pur gettando schizzi di fango (francamente incomprensibili), chi
mi ha chiamato vigliacco, accusandomi di fare giochi sporchi e di ogni
altra nefandezza (come potete vedere dallo screenshot del post di
cui vi risparmio i commenti compiacenti di chi non vedeva l'ora di poter
mettere mi piace) pone un problema vero pur nella barbarie dei modi:
quanto saranno coraggiosi i lucani nel volere il cambiamento vero?
Lo vedremo nei prossimi giorni ormai. Io sarò all'assemblea costituente
cui ho contribuito con il mio impegno e di quanti collaborano con me
condividendo il mio percorso di impegno quotidiano ìdi Potenza del 14
novembre e ascolterò.
Ascolterò per cercare di capire quanto e
quanti di questa società vessata e soggiogata si metteranno a
disposizione di un progetto di autonomia e giustizia per il futuro.
Cercherò di capire, oltre le parole, se in Basilicata la fiammella della speranza può innescare il fuoco del cambiamento.
Se si, io sarò nel cammino a dare il contributo ed a fare la mia parte
come sempre, senza chiedere nulla ma semplicemente perché ci credo e
perché penso che sia mio dovere.
Altrimenti ..... le elezioni
passano, i nuovi potenti gestiranno, tutto rimarrà come prima o
peggiorerà ed, allora, io con gli altri che condividono il percorso
fatto in questi decenni di progetti, mobilitazioni, lotte saremo li,
come sempre, a provare a difendere gli uomini e le donne di questa
terra.
Ci vediamo mercoledi 14 a Potenza alle 17 alla Sala del Seminario
...
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