domenica 31 maggio 2015

Amo la mia terra, anche se qui dopo la morte gli egoisti pretenderebbero di essere ricchi.

Sarà perché sono nato da una famiglia nomade, di padre Veneto (di Mestre) e mamma ciociara di Torre Cajetani (un paesino a fianco a Fiuggi), sarà perché ho sempre considerato il viaggio, la migrazione e la contaminazione come esperienze di vita ricche e feconde al pari del coltivare le radici e l'appartenere alla propria comunità, che sono così innamorato della terra dove sono nato e dove vivo: la Basilicata.
Terra di riti, usi, culture profonde legate alla natura, al magico che non smette mai di stupirmi.
Oggi, nel giorno dell'anniversario del mio matrimonio (18 anni + 7 di convivenza) sono stato a pranzo dai genitori di Marilena in un paesino della Valle del Sinni posto sul monte di fronte a Valsinni che fu la patria di Isabella Morra la poetessa  celebrata da Dacia Maraini che nel '500, prima di essere uccisa dai fratelli scriveva canti sublimi nella lingua che Dante aveva inventato ben tre secoli prima, segno e cifra dell'isolamento delle nostre terre e delle nostre genti, abituate a fare i conti con quello che hanno.

domenica 26 aprile 2015

SU LA TESTA!

Perchè siamo a Matera contro l'IMU sui terreni il 27 e 28 aprile 2015? Per alzare la testa come cittadini e difendere le nostre comunità

Da molto tempo le campagne italiane sono attraversate da una crisi profondissima che sta correndo il rischio di cancellare un patrimonio secolare di lavoro della terra trascinando in basso, soprattutto nel Mezzogiorno d'Italia, la condizione di intere comunità rurali fino a compromettere la tenuta  delle stesse città.
Secondo la Fondazione Agnelli (dunque non a dire dei pericolosi sovversivi di Altragricoltura che queste cose le denunciano da almeno 15 anni) entro pochi decenni la popolazione lucana passerebbe da 550.000 abitanti circa a 400.000; dove, secondo voi, scomparirebbero questi 150.000 abitanti?

sabato 25 aprile 2015

Cento anni dopo, continuando a dire forte che vivere vuol dire essere partigiani.

Cento anni fa, Antonio Gramsci scriveva, come ha fatto più volte, parole su cui intere generazioni si sono formate. Il mio modo per celebrare il 25 aprile è quello di gridarle forte  perché rimangano scolpite nella mia coscienza di uomo e per ricordare a me stesso ed agli altri il senso e la direzione del cammino collettivo di riscatto sociale in cui sono.
Buon 25 aprile tutti i giorni.

“Odio gli indifferenti. Credo che vivere voglia dire essere partigiani. Chi vive veramente non può non essere cittadino e partigiano. L’indifferenza è abulia, è parassitismo, è vigliaccheria, non è vita. Perciò odio gli indifferenti.
L’indifferenza è il peso morto della storia. L’indifferenza opera potentemente nella storia. Opera passivamente, ma opera. È la fatalità; è ciò su cui non si può contare; è ciò che sconvolge i programmi, che rovescia i piani meglio costruiti; è la materia bruta che strozza l’intelligenza.

sabato 11 aprile 2015

Agricoltura: comprate la terra, diventate contadini. Anzi, speculateci sopra

Articolo di Gianni Fabbris
pubblicato su Dadzebao giovedì 11 giugno 2009


Leggete con attenzione questa frase e, poi, rispondete alla domanda:  chi lo dice?

“Diventate contadini! Nel mondo ci sono oggi decine di migliaia di gestori di fondi azionari. Di conseguenza, se le mie previsioni sono esatte, la comunità finanziaria non sarà certamente un grande posto dove stare nei prossimi trent'anni. Abbiamo avuto molti periodi della storia durante i quali i broker finanziari hanno primeggiato, e abbiamo avuto molti altri periodi nel quale il mercato è stato dominato da persone che producevano beni reali, quali minatori, agricoltori, petrolieri e così via. Il mondo a mio avviso sta cambiando e si sta

lunedì 26 gennaio 2015

Invito: Sabato 31 gennaio a Torino, Cascina Marchesa ore 9-13
Intervengo come coordinatore nazionale di Altragricoltura, nell'iniziativa della campagna Stop TTIP. Il titolo del mio intervento:
"DALLA CRISI RURALE SI ESCE CON PIÙ DIRITTI E NON CON I TRATTATI COMMERCIALI"
A seguire: incontro con agricoltori emiliani e tecnici per il progetto "Canapa" e incontro con agricoltori Liguri e Piemontesi sulla crisi dell'agricoltura